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Karpahtos

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  • Categoria dell'articolo:La Rubrica di Serenella
  • Tempo di lettura:14 minuti di lettura

Benvenuti a KARPATHOS

Karpathos o Scarpanto è un susseguirsi di spiagge meravigliose.

L’isola stretta e lunga non finisce di stupire e spesso la scoperta di baie e luoghi paradisiaci è del tutto casuale.. passando in auto (d’obbligo per visitarla in libertà) si intravedono sfumature di azzurro e spiagge che non sono citate in nessuna guida ufficiale..

Per orientarci possiamo dividere l’isola in più zone.

La parte nord e la zona sud. La parte meridionale possiamo dividerla a sua volta in ovest ed est.

Io ho soggiornato ad Arkasa nella parte sud ovest dell’isola, abbastanza vicina all’aeroporto.

Il paese è caratteristico. È un vero paese dove risiedono gli isolani. Lo si capisce camminando per il centro .. io mi sono trovata in piena festa post elettorale, con cena offerta dal neo sindaco a tutto il paese, con una tavolata che correva per la via principale e carne fumante che usciva continuamente dalle cucine delle taverne che si affacciano sulla piazzetta centrale. Poi balli e brindisi fino a tarda sera .. naturalmente mi sono unita ai festeggiamenti con una coppia del nord Europa anch’essa in vacanza.. divertentissimo e soprattutto vero. (vedi video che chiude l’articolo)

Il paese di Arkasa offre un buon mare ma non è il punto migliore da dove partire per visitare l’isola.

Il vento nella parte ovest è più fastidioso e nel pomeriggio il mare è sempre piuttosto mosso.. non a caso il pomeriggio la spiaggia si popola di surfisti. La spiaggia di sabbia di Arkasa è comunque piacevole e il bar, molto carino, permette di pranzare sul mare in un luogo informale anche se non proprio economico.

Il tramonto serale è il punto forte del paese. Il tramonto più bello dell’intera isola con l’isola di Kassose sullo sfondo a disegnare un quadro meraviglioso.

Sempre sulla parte ovest risalendo verso la punta troviamo Finiki un paesino di pescatori con una piazzetta sul mare molto carina. Le taverne che costeggiano il porticciolo offrono il menu in base al pescato del giorno e pranzare li è il miglior modo per prendere una pausa nella risalita verso nord direzione Olympo. Se passate la mattina troverete i pescatori che rientrano con le barche. Ottimo posto anche per fare una colazione sul mare.

Altra tappa obbligatoria è Lefkos poco più a nord.

La baia di Lefkos è caratterizzata da una spiaggia di sabbia che crea due conche con il mare trasparente e sempre calmo. È un rifugio nelle giornate di vento.

Da Lefkos si trova il bivio per Olympo con la strada che abbandona la litoranea e si arrampica in un saliscendi impegnativo .. sono sempre un po’ scettica quando mi si presentano come caratteristici i paesi invasi da tanti turisti.

Beh l’impatto con Olympo è stato semplicemente sorprendente.

Superata la curva che presenta il paese alla vista mi sono arrivate  emozioni inaspettate.. difficile da spiegare ..

la sensazione dura una frazione di secondo ma lascia senza fiato.. ho provato a tornare indietro e rifare la stessa curva ma la cosa funziona solo la prima volta.. giocatevela al meglio.. in questo caso non essere pronti è il valore aggiunto.

Il paese ha mantenuto la sua autenticità e una visita vale sicuramente il viaggio anche se abbastanza impegnativo.. siamo quasi sulla punta nord dell’isola e da Arkasa dista parecchio..

Mi aspettavo uno sterrato finale ma probabilmente visti i tanti turisti la strada è asfaltata e si arriva fino al parcheggio in totale sicurezza e comodità. Camminare per Olimpo è piacevole.. non mancano le taverne e la possibilità di asporto per un walk & eat alternativo.. si può curiosate tra i negozi di ceramiche e di realizzazioni ad uncinetto fino ad arrivare alla chiesetta per le foto di rito. Guardare in lontananza il mare e le sue insenature rende ancora più romantica l’esperienza. La donna curva vestita di nero della foto  mi ha convinta definitivamente. Non curante delle tante persone che l’osservavano camminava con il suo bastone, fiera. Il luogo è originale. Nessuna invenzione per turisti.

Torniamo al mare per parlare dell’ultima zona della parte ovest. spostiamoci nella zona più a sud vicino all’aeroporto. Le spiagge sono inaspettatamente fantastiche. Ideali nei giorni di vento per i surfisti ma dai colori intensi e dalle sfumature incredibili. Alcune di queste sono meta di naturisti quindi o ci si adegua per fermarsi e godere del mare splendido o è meglio cambiare spiaggia..

Archiviato tanto saliscendi ci portiamo virtualmente sulla parte est dell’isola.

Risalendo dall’aeroporto si prosegue con spiagge e conche bellissime e sempre più protette dal vento che invece irrompe con più forza ad ovest.. la poco citata Dimatria è semplicemente splendida anche se non semplice trascorrere molto tempo in spiaggia perché stretta e senza molta ombra. Lì vicino ho trovato qualche taverna a carattere famigliare tra cui una che pubblicizzava la presenza di cuoco vincitore di un qualche Masterchef…

Arriviamo ad Amoopi.

Chi ha seguito la rubrica sa che più o meno a questo punto inserisco il posto che piu mi è entrato nel cuore..

Da Arkasa ci sono due modi per arrivarci. Tagliando il colle passando da Menetes (carinissimo) oppure dalla litoranea.. propongo di provare entrambe le strade.

A mio parere Amoopi è il posto migliore per soggiornare a Karpathos.

Il paese è piccolo e un po’ chic.. con diverse strutture ricettive. Per la maggior parte troviamo villette molto curate e residence integrati in maniera perfetta con l’ambiente.

Le spiagge di Amoopi sono accoglienti.. il mare è sempre calmo e trasparente. Come sempre una parte del viaggio la riservo a guardare le strutture oltre i luoghi che poi consiglio.. in questa rubrica non ho mai consigliato hotel, residence o villaggi ma per i Maria Studios di Amoopi voglio fare un’eccezione. Da sempre da me consigliatissimi per gli amanti del mare della semplicità e della tranquillità..

Guarda i Maria Studios

Da Amoopi si può partire per le zone più incontaminate e selvagge dell’isola

Passando Pigadia in sequenza si può scendere verso le spiagge che più colorano il mondo del web con foto e recensioni.. e che naturalmente non mi sono lasciata scappare.

Ho visitato le spiagge sia la mattina che il pomeriggio. Vista la presenza di molta ombra rende molto di più in giornate serene e in tarda mattinata con il sole che colora tutto ciò che sta attorno e con il mare che diventa scintillante..

La prima spiaggia che si incontra è Ahata

Purtroppo l’ho visitata in un momento dove il cielo non era limpidissimo e questo ha guastato un pochino il mio ricordo..

Bellissima, incastonata tra le montagne che la proteggono dai venti, con mare sempre calmo e una spiaggia di ciottoli abbastanza aperta.. come per le altre che vedremo la discesa a mare è meglio farla in auto sia per i tornanti che per il vento che si può incontrare..

Subito dopo troviamo Kira Panagia e la sua Chiesetta dal tetto rosso che ci guarda dall’alto.

Forse sul podio tra foto che si trovano maggiormente in rete che riguardano le isole greche..

La spiaggia è di ghiaia sottile e non è molto ampia..il mare è limpido e ricco di pesci.

Lo sfondo è incontaminato e nuotando uscendo dalla spiaggia ci si ritrova soli in un mare calmo e silenzioso.

Ci sono lettini a pagamento è un paio di taverne davvero suggestive. Dopo una breve scalinata si arriva alla chiesetta e salendo verso la taverna che si affaccia sulla baia si può fare la classica foto. Non me la sono fatta mancare. 

Emozionante essere lì.

Apella è la terza in ordine di discesa a mare e, a parer mio, la più bella delle tre. 

Spiaggia di sabbia e mare a tratti azzurro e a tratti color smeraldo, qualche roccia qua e la a renderla unica. La baia è molto più ampia delle altre due e concede più spazio per godere dell’orizzonte. Imperdibile.

Circondata da una pineta incontaminata si possono trovare zone d’ombra senza alcun problema.. quindi adatta a tutti.

L’attracco di un caicco ha permesso di scattare la foto della giusta copertina della giornata … avendo avuto più tempo non mi sarei fatta mancare una gita in barca tra le calette di Karpathos e verso l’isola di Saria..

Se non avete tempo di fare tutte le tre spaigge io sacrificherei, anche se a malincuore,  Ahata.

Risalendo verso nord ci sono altre calette che vista la difficoltà nel raggiungerle (l’ideale sarebbe avere un quad) non ho visitato.. se ci siete stati e volete parlarne vi aspetto qui sotto nei commenti o sui social.. l’idea è quella di tornare presto a Karpathos quindi farò tesoro dei vostri consigli.

Ultimo sguardo a Pigadia la cittadina più grande dell’isola. Adatta per i ragazzi e per qualche serata immersi nella confusione..

Una serata è obbligatoria .. un pyta gyros sul lungo mare non fatevelo scappare.

Pigadia offre comunque un bel mare. Sia di giorno che di sera qui tutti i servizi sono a portata di mano..

insomma l’avrete capito.. karpathos va bene ovunque .. è ad oggi l’isola greca che, a mio parere, offre il mare più bello non come singola spiaggia .. ma come sequenza di spiagge, baie e insenature ..semplicemente inaspettata .. un luogo da non perdere se si ama la Grecia.

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Serenella